Alan White, il sangue degli YES!

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Alan White, il sangue degli YES!

Ebbene si, anche Alan White ci ha lasciato! La triste notizia, divulgata il 26 maggio 2022 con un comunicato da parte della famiglia sul profilo ufficiale di Facebook, potrebbe non essere sorprendente: le condizioni di salute di Alan negli ultimi anni ed in particolare nell’ultimo periodo erano degenerate rapidamente, ciò nonostante il colpo è stato davvero duro, almeno per chi scrive.

Con l’addio a Chris Squire nel 2015, quello di Alan ora e con Bill Bruford che da molto tempo ha deciso di godersi la pensione appendendo le bacchette al chiodo possiamo dire che  la sezione ritmica degli YES non esiste più, se non quella incisa nella storia, che non è poco, ma mai abbastanza per noi fans sempre voraci di nuove produzioni ed esibizioni live….ma non è colpa nostra, è che siamo stati musicalmente viziati!

Alan White è indiscutibilmente ascritto a leggenda del rock, la sua storia parla da sola, ma la possiamo ripercorrere brevemente perché sempre meritevole di essere menzionata: comincia presto con la musica, suonando a 6 anni il pianoforte, a 13 passa alla batteria iniziando ad esibirsi con varie band nel distretto di Newcastle. Il ragazzo evidentemente si fa notare, perché nel 1969, appena ventenne, viene chiamato da John Lennon (uno qualunque) a unirsi nella Plastic Ono band. Partirà una lunga collaborazione sia con Lennon che con Geroge Harrison, sarà il batterista dei loro album successivi nonché il batterista ufficiale di Imagine. Nell’estate del 1972, quindi esattamente 50 anni fa gli YES entrano in studio per registrare Close To The Edge, è in questo periodo che Bill Bruford mostrerà evidenti segnali di sofferenza che lo porteranno ad abbandonare la band appena terminate le lunghe e faticose sessioni di registrazione dell’album; ed è sempre in questo periodo che Alan White capiterà “per puro caso” nella stessa sala di registrazione. L’incrocio è quindi fatto, esce Bill, entra Alan, che abbandonerà il tour in corso con Joe Cocker per unirsi agli YES. Jon Anderson e Chris Squire si guardano in faccia dicendosi: questo ha suonato con John Lennon, è l’uomo che fa per noi, non c’è tempo, prendiamolo in prova per il tour! Close To The Edge è terminato e sta andando in stampa, manca pochissimo alla partenza del tour americano che proietterà la band nell’olimpo del rock, ma il tempo non c’è: in soli 3 giorni Alan White deve imparare tutto il repertorio, una full immersion a cui sarebbe stato davvero interessante poter assistere, siano beati i presenti e peccato che non abbiano ancora inventato la macchina del tempo. Si parte per il tour, buona parte del quale verrà marchiato sull’epico YESSONGS, la naturale conseguenza del fatto che Alan White entrerà ufficialmente in organico nella band e non ne uscirà più.

Il ricordo personale che mi lega ad Alan White mi proietta ad un periodo della mia età molto bello e spensierato, avrò avuto 15/16 anni al massimo e già da qualche anno ascoltavo gli YES, ma nella discografica ufficiale ancora non avevo Tales From Topographic Oceans, che mi affrettai ad acquistare, anche incuriosito dalle opinioni contrastanti e controverse che avevo letto in merito. Appoggiato il vinile sul piatto, inserite cuffie nello stereo, ricordo molto bene che già dalle prime note dentro di me dissi: cazzo ma hanno un altro tiro, sembra un’altra band! Ah per forza, era cambiato il batterista, ma ero completamente ignaro di ciò! Nella discografia mi mancava anche Relayer, preso anche quello…eh niente, spettacolo!! Ma di questo ne ho già parlato in un altro capitolo che potrete trovare scorrendo questo Dialogue.

Mi piace molto un articolo che ho letto in questi giorni online su rollingstone.it scritto da Fabio Zuffanti che invito a leggere qui:

“Alan White era il batterista perfetto per gli YES, non ci metteva solo la tecnica ma anche il sangue”, credo che sia l’affermazione più azzeccata e meritevole per Alan e la condivido pienamente. Bruford è sempre stato accostato da critica e fan alla formazione ideale degli YES…ma qualcuno ha mai pensato a quanto ha dato Alan? Non è quantificabile.

Gli YES confermano il tour nel Regno Unito, già rimandato per 2 anni causa pandemia e poi modificato. Suoneranno Close To The Edge per intero dedicandolo ad Alan, alla batteria Jay Schellen; sarebbe stato così a prescindere, nella migliore delle ipotesi Alan avrebbe solo fatto presenza. Per il momento non sono pentito di aver dato forfait, pur consapevole che potrebbero non esserci nuove possibilità….ma in questo momento preferisco i ricordi!

Apropos Verbindung zur Disk“: Vielleicht kommt keine Uhr n?her als Rolex Dinton, insbesondere das ?Paul Newman“-Modell, das Sammler unbedingt verfolgen.
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Nella foto un celebre scatto di Alan White mentre rulla felicemente su Close To The Edge, in quello che diventerà il film concerto di YESSONGS.

 

By |2023-11-09T03:44:16+00:00giugno 5th, 2022|Dialogue|0 Comments

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