Yesbook è da sempre il nostro diario di bordo, il “social network” di casa Tempus Fugit: qui è possibile comunicare e confrontarsi liberamente sulla band che amiamo è più in generale sulla musica. La netiquette (educazione) è l’unico requisito richiesto per farne parte. fausse rolex
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Mi sa che qualche parola qui sotto è saltata per il poco tempo per scrivere. Bumpy Ride non è uno spunto. Potevano solo risparmiarsela. Giorgio
Arrivato ieri pomeriggio il cd dal Giappone. semplicemente oltraggioso il dazio doganale imposto! Comunque dopo i primi due ascolti, ecco le mie prime impressioni in ordine sparso. Disco leggerino, forse un po' più Asia che Yes, e non troppo Buggles (se ha ancora un senso richiamarli in causa a 30 anni di distanza). Tanto Downes e Howe con uno Squire che mi pare un po' in secondo piano. In alcuni punti mi ha sorpreso la voce di Benoit che mi pare troppo davanti a tutti nel mix (e ho avuto la sensazione di uno scatto nei livelli sonori di mixaggio da una traccia all'altra) in alcuni punti del disco. Gran lavoro di Horn in produzione (e ha rinunciato ad alcuni suoi Trademark sonori tipici, cosa non da pochi...). Mi son letteralmente cappottato quando ho ascoltato una chiarissima citazione dei King Crimson (da In The Court...) tanto che pensavo che mi avessero fatto una sorpresona (stile "Carramba che sorpresa!") con una comparsata di Greg Lake alla voce. Per il resto ho udito parecchi riferimenti a Tormato. Per il resto che dire? Qualunque gruppo nel momento in cui viene a mancare qualcosa di distintivo e unico al suo interno cambia pelle. E' stato così con Relayer e Drama senza Wakeman, lo Yes-West senza Howe, così capita oggi con Benoit che una sua voce ce l'ha e la usa finalmente senza tirarsi da solo il collo per cantare, che so?, AY&I (dove anche Horn fallì miseramente nel tour del 1980, andatevelo a risentire, please!) Rispetto chi deciderà di non prendere questo album qualunque sia il motivo. Ma siamo nel 2011, Bruford si è pre-pensionato, Wakeman (padre) pare sia prossimo, Anderson pare non sia in grado di fare un tour con gli Yes (ma da solo, si... mmmh...). Un concerto come quelli di Los Angeles del tour di Tormato del 1979 (e molti di voi sanno benissimo a che bootleg mi sto riferendo...) non lo sentiemo mai più. Pace. In questo momento questi sono gli Yes che tengono (abbastanza dignitosamente) botta e non vorrei che questo album che qualche piccolo spunto qui e lì ce l'ha (parlo di Bumpy Ride potevano risparmiarsela), venisse fatto passare (in parallelo storico) per quell'album che almeno a me ha tolto il piacere di ascoltare i Genesis ("And Then There Were Three" per essere chiari). Se non altro qui un tentativo di mantenere una rotta artistica. E questo a me basta perché significa che almeno loro ci permettono di mantenere un orecchio vigile e di tenerci sempre... Close To The Edge. Giorgio
http://www.frontiers.it/album/4897/
Si,l'ho ordinato col dvd,in regalo anche un mini poster,prezoo tutto compreso 21,10 euro
Lo si trova nella versione col DVD?
Puntualissimo, il cd è arrivato questa mattina.....
cmq a breve inizia il tour estivo...Fly From Here/Close to the edge/Awaken/Ritual/Roundabout/White car (a cappella) e poi palco agli Styx :)?
:-DDD In effetti. Comunque ho controllato le risposte che avevo inviato e ho sbagliato il titolo di Beautiful Land. Avevo aggiunto l'articolo THE 🙁 Vabbè, mi farò prestare il cd da mia mamma. Spero che il primo luglio arrivi il Box da Disco Club.
"tempus-fugit: amare il prog ai tempi della pausini"....sarebbe un successone!
...ne sapete una piu' di Alan Farley allora! scrivete un libro, lo comprero' di sicuro (pero' me lo dovete autografare!!!)
OK. Avevo risposto così.
E come te avevo il dubbio su Alan 😀
cmq riassumendo:
alan white non ha un secondo nome, il difetto sono le orme del gatto,la canzone era beaufitul land (e non colors of the rainbow..questa era cattivella),il nome del passeggero era mr.gibson,il gruppo del fratello era los bravos.
mi auguro che mi mandino la versione giapponese a questo punto 😉
IL terzo trivia richiede una foto inerente memorabilia sui nostri. Bisogna inivare la foto a Yesworld e sperare piaccia:-). In ogni caso è difficilissimo.
Io volevo fare una foto di casa mia radunando tutto il materiale degli Yes...ma al momento non ho ancora fatto niente 🙁 Pigrizia estiva 😀
ho trovato le risposte.... i miei complimenti a 'ciao' per la sua vittoria.
Una cortesia: qualcuno puo' scrivere le soluzione del secondo Trivia? E' una mia curiosita'.E il terzo trivia: dov'e'?
@ciao: complimenti!!! Allora non aveva il secondo nome.
Io non ho vinto:-( Comunque mi consola il fatto che le risposte che ho dato erano giuste :-DD
A proposito avete visto il nuovo Trivia? Se riesco scatto una foto e la mando. Il premio è una figata: rullante ludwig autografato dalla band!!!
anzi, vi comunico ufficialmente che NON comprerò il cd, che Alan White NON ha un secondo nome, e che ho vinto il secondo contest...mi arriverà ilcd autografato!!
mi esprimo pure io, ma mi riservo di scrivere altro dopo essermi ascoltato bene il cd.
fondamentalmente che il livello di questo album sia forse leggermente superiore a quello di OYE, ma è proprio OYE il suo termine di paragone. Più che un mix di yes classici e di yes alla 90125 è un pezzo lungo con pezzi singoli che ricordano tanto OYE.Trovo che la voce di Benoit faccia la sua parte dignitosamente, e onestamente mettiamoci nei panni di questo cantante semiprofessionista che sta vivendo un sogno...beato lui!
In ogni caso ci sono troppi pezzi Horn/Downes, il che è chiaramente sintomo di una mancanza di ispirazione...(nonchè di furbizia, sono loro che scelgono come firmare i pezzi). Parecchi suoni mi sembrano datati e mi pare che in questo album manchi una cosa molto importante, ovvero la sperimentazione: OYE, MAGNIFICATION e The Ladder contenevano tutti, pur con alcuni tratti inconfondibili, la voglia di sperimentare cose nuove.
L'ho sentito poche volte (sui vari siti di streaming continuo a trovare link non più ascoltabili), ma anche "solitaire" non mi pare un pezzo ispiratissimo.
In sintesi: un album con poche idee, ovviamente ben suonato e ben prodotto, ma niente di più. 6/10
A parità di mancanza di idee, Jon avrebbe fatto di certo salire l'asticella (e sicuramente qualche idea l'avrebbe portata!).
Lo ascolto meglio quando arriva nei negozi e magari faccio qualcosa di sintetico canzone per canzone...
saluti!
Nooooooo il disco è un bellissimo regalo che i nostri beniamini ci hanno voluto fare, poi in brani come "bumpy ride" e "into the storm" c'è del vero progressive d'annata!
Ironia: la musica non vola!!!! Quello che dice Close 74 è vero: la voce di Benoit risulta monotona. Canta + come Trevor Horn che come Jon. Solo che il primo è un mezzo cantante, il secondo è il divino. Non sto dicendo che se ci fosse stato Jon il disco sarebbe stato un capolavoro...anzi. Proprio Jon e Rick assieme sono riusciti a fare peggio!!!! L'unica cosa certa è che i nostri non fanno + un album serio da 90125 ( che aveva la grinta di Rabin). E' la realtà. Una volta si chiudevano in studio e la musica nasceva tra le mura di una sala. Ormai ognuno scrive in casa propria e poi cerca di modificarla per il gruppo nel poco tempo che trascorrono in sala. Troppo poco. A pensarci bene in Fly From Here le canzoni non sono brutte solo che manca un pezzo epico...un pezzo alla Yes. Ci erano andati vicino con THe Ladder (Homeworld) e con Magnification (In the presence) ma anche in questi casi dovevano perderci più tempo. A pensarci bene ci manca un pezzo alla Yes da Going For The ONe (Awaken) oppure da Drama ( Machine Messiah). Non prendo in considerazione le suite dei 2 Keys perchè That that is era un assemblamento di varie canzoni ( alla Fly From Here) e Mind Drive è stata fatta diventare suite con divagazioni strumentali ( insomma tirandola per i capelli). Ma vi ricordate le vere suite? Cavoli, pezzi come The Gates of Delirium, per quanto stucchevoli e pretenziosi, erano quasi una sfida alla musica colta!!! Ok, avevano poco più di vent'anni...e ne aveano voglia!!!!